Lavorare di notte fa venire il cancro. Lo studio choc
Le alterazioni del ciclo sonno veglia hanno degli effetti negativi di lungo periodo sull’organismo dei lavoratori, come un maggior rischio di malattie cardiovascolari e oncologiche, che aumenta in modo proporzionale al numero di anni spesi adottando ritmi sfasati. Lo dice uno studio condotto Massachusetts Institute of Technology (MIT).
L’elemento che innesca questo meccanismo “distruttivo” - si legge suhttp://www.improntaunika.it - è la luce, che colpisce la retina e manda un segnale al cervello (nella regione del nucleo soprachiasmatico) dove risiedono gli “ingranaggi” dell’orologio biologico da cui partono i segnali che regolano le “lancette” in ogni cellula del corpo. “La luce è come un pulsante di reset che azzera l’orologio: quando si perde questo segnale, si perde il ritmo naturale in tutte le cellule dell’organismo”, spiega il coordinatore dello studio, Thales Papagiannakopoulos.
A perdere il ritmo sono i geni “lancetta” Bmal1 e Per2. “Se si distruggono questi geni in tutte le cellule del corpo, il segnale luminoso che si riceve normalmente non provoca più alcun effetto”, sottolinea il ricercatore. “E’ come prendere un martello molecolare e rompere l’orologio”, aggiunge. Le conseguenze del danno, secondo quanto emerge dagli esperimenti sui topi, possono essere molto pesanti. I geni Bmal1 e Per2, infatti, regolano la tempistica con cui viene acceso un altro gene, detto C-myc, che controlla la crescita della cellula. Se i geni “lancetta” vengono rotti (attraverso un danno diretto al Dna o per un alterato ritmo sonno veglia), C-myc diventa “super attivo” e accelera la crescita della cellula, facendola proliferare in modo incontrollato col rischio di generare un tumore aggressivo.
I risultati dei test sono stati confermati anche dall’analisi di biopsie prelevate da pazienti con tumore del polmone: nelle cellule malate, i geni Bmal1 e Per2 sono molto meno attivi rispetto alle cellule sane.
L’elemento che innesca questo meccanismo “distruttivo” - si legge suhttp://www.improntaunika.it - è la luce, che colpisce la retina e manda un segnale al cervello (nella regione del nucleo soprachiasmatico) dove risiedono gli “ingranaggi” dell’orologio biologico da cui partono i segnali che regolano le “lancette” in ogni cellula del corpo. “La luce è come un pulsante di reset che azzera l’orologio: quando si perde questo segnale, si perde il ritmo naturale in tutte le cellule dell’organismo”, spiega il coordinatore dello studio, Thales Papagiannakopoulos.
A perdere il ritmo sono i geni “lancetta” Bmal1 e Per2. “Se si distruggono questi geni in tutte le cellule del corpo, il segnale luminoso che si riceve normalmente non provoca più alcun effetto”, sottolinea il ricercatore. “E’ come prendere un martello molecolare e rompere l’orologio”, aggiunge. Le conseguenze del danno, secondo quanto emerge dagli esperimenti sui topi, possono essere molto pesanti. I geni Bmal1 e Per2, infatti, regolano la tempistica con cui viene acceso un altro gene, detto C-myc, che controlla la crescita della cellula. Se i geni “lancetta” vengono rotti (attraverso un danno diretto al Dna o per un alterato ritmo sonno veglia), C-myc diventa “super attivo” e accelera la crescita della cellula, facendola proliferare in modo incontrollato col rischio di generare un tumore aggressivo.
I risultati dei test sono stati confermati anche dall’analisi di biopsie prelevate da pazienti con tumore del polmone: nelle cellule malate, i geni Bmal1 e Per2 sono molto meno attivi rispetto alle cellule sane.
CARA VECCHIA RICETTA, ADDIO!
La ricetta rosa alla quale ci siamo abituati da così tanti anni sta per andare in pensione.
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Dal 3 Marzo 2016 è arrivata la ricetta elettronica, ma soltanto per modo di dire, perché per un bel po' di tempo continueremo con il sistema tradizionale.
Tra i vantaggi della ricetta elettronica il risparmio sulla stampa e distribuzione delle vecchie ricette rosse e il controllo sulla falsificazione delle ricette stesse o sugli abusi conseguenti il furto dei ricettari. Ma come funziona, nel concreto, il nuovo sistema? I dottori, per effettuare una prescrizione, si connettono dal proprio pc a un apposito portale: compilando la ricetta sullo schermo, identica a quella cartacea, un Nre (Numero ricetta elettronica) sarà associato al codice fiscale del paziente, aggiungendo in automatico anche eventuali esenzioni. Il sistema stampa quindi il promemoria, con il quale andare in farmacia: con i dati presenti, attraverso i codici a barre stampati sul piccolo foglio A5, il farmacista recupera la prescrizione direttamente on-line e consegna la medicina. Ci vorrà ancora tempo perché sparisca anche la vecchia 'fustella' da attaccare nei riquadri rossi, poiché anche se i codici della confezione sono inseriti direttamente sul computer ancora, non è stato possibile determinare un meccanismo che annulli il valore della fustella rispetto alla necessità di identificare e distinguere i farmaci erogati a carico del Ssn da quelli che anche se erogabili vengono invece pagati direttamente dal cittadino. da: Rainews 24 |
Negli ultimi anni prende sempre più spazio la scelta di un'alimentazione sana ed equilibrata, ma l'equilibrio maggiore sembra ancora essere quello tra un buon prodotto biologico, troppo caro, ed un buon prodotto economico, a volte non troppo buono. Come orientarsi nella giungla delle offerte che sembrano moltiplicarsi dappertutto? La casalinga di oggi ha un peso notevole sulle sue spalle: cercare di conciliare ogni giorno le risorse sempre più esigue con le esigenze culinarie sempre più particolari; dubbi amletici e nodi da dipanare davanti agli scaffali del supermercato. Come se non bastassero le tante preoccupazioni che è costretta ad affrontare ogni giorno, adesso anche la difficile scelta: cosa comprare? La miglior cosa da fare è come sempre quella di restare tranquille davanti a quella che sembra una difficile montagna da scalare, occhio alla spesa, certo, ma occhio anche alla qualità; senza sentirmi in colpa se oggi ho speso un pò di più per un prodotto particolarmente sano e promettente, ripromettendomi però di risparmiare domani. Un pò alla volta, con serenità.